Rischio di malattia cardiaca nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale
I pazienti con malattia infiammatoria intestinale presentano un rischio più elevato di infarto miocardico acuto e di insufficienza cardiaca, anche se non hanno una più alta prevalenza dei tradizionali fattori di rischio cardiovascolare.
Queste scoperte supportano il ruolo dell'infiammazione cronica nelle malattie cardiovascolari associate a malattia infiammatoria intestinale.
E' stato intrapreso questo studio di coorte basato sulla popolazione perché i dati sull'eventualità che la malattia infiammatoria intestinale aumenti il rischio di infarto miocardico acuto e di insufficienza cardiaca non sono ben definiti.
Sono stati stimati i rischi per queste condizioni cardiovascolari mediante revisione dei dati su 736 pazienti con diagnosi di malattia infiammatoria intestinale a Olmstead County, Minnesota ( Stati Uniti ) nel periodo compreso tra 1980 e 2010, confrontandoli con 1.472 controlli senza malattia intestinale cronica.
Un primo evento di infarto miocardico acuto si è verificato in 75 pazienti con malattia infiammatoria intestinale e in 59 controlli durante il periodo di studio, determinando una incidenza cumulativa significativamente maggiore di infarto miocardico acuto tra i pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( P inferiore a 0.001 ).
Un primo evento di insufficienza cardiaca si è verificato in 53 pazienti con malattia infiammatoria intestinale e in 52 controlli, di nuovo determinando una incidenza cumulativa significativamente maggiore di scompenso cardiaco nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( P = 0.02 ).
Dopo l'aggiustamento per i fattori di rischio di malattia cardiovascolare tradizionale, è stato scoperto che i pazienti con malattia infiammatoria intestinale avevano una probabilità quasi tripla di sviluppare infarto miocardico acuto ( hazard ratio aggiustato, aHR=2.82, IC 95%, 1.98-4.04 ) e quasi doppia di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto ai controlli ( aHR=2.03; IC 95%, 1.36-3.03 ).
Rispetto ai controlli, il rischio relativo di infarto miocardico acuto è risultato maggiore sia per la malattia di Crohn ( aHR=2.89, IC 95%, 1.65-5.13 ) sia per la colite ulcerosa ( aHR = 2.7; 1.69-4.35 ), mentre il rischio relativo per scompenso cardiaco era solo superiore nei pazienti con colite ulcerosa ( aHR=2.06, IC 95%, 1.18-3.65 ).
I pazienti che facevano uso di corticosteroidi sistemici avevano una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare infarto miocardico acuto rispetto ai controlli ( aHR = 5.08, IC 95%, 3-8.81 ), ma una probabilità 2.5 volte maggiore di sviluppare insufficienza cardiaca ( aHR = 2.51, IC 95%, 1.93-4.57 ), indicando una associazione tra attività di malattia e sviluppo di infarto miocardico / scompenso cardiaco.
In particolare, i pazienti con malattia infiammatoria intestinale hanno mostrato una minore prevalenza dei tradizionali fattori di rischio di malattia cardiovascolare ( età, sesso, ipertensione, diabete mellito, iperlipidemia, malattia coronarica familiare, fumo corrente, e indice di massa corporea [ BMI ] ).
Questo fa ipotizzare che l'aumento del rischio di infarto miocardico acuto / scompenso cardiaco nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale potrebbe essere dovuto ad aterosclerosi da infiammazione sistemica cronica.
Ulteriori ricerche sono necessarie per determinare se il controllo della infiammazione sistemica possa prevenire questi eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale.
Secondo i ricercatori, particolare attenzione dovrebbe essere prestata all'aumento del rischio durante periodi di maggiore attività di malattia, e verificare se l'impiego di terapie immunosoppressive e biologiche per la malattia infiammatoria sia in grado di modificare l'attività di malattia.
Inoltre, studi preclinici hanno indicato che i farmaci cardiovascolari come le statine e gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ) potrebbero anche modificare favorevolmente l'attività di malattia nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale.( Xagena2018 )
Fonte: Clinical Gastroenterology Hepatology, 2018
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